Lettere alla futura me stessa
Non tutti i percorsi sono uguali. È per questo che abbiamo parlato con alcune donne riguardo alle ragioni per cui scegliere di congelare i loro ovociti. Abbiamo chiesto loro di scrivere una lettere alle loro “future sé stesse”, riguardo ai loro progetti personali a lungo termine.
Informazioni sull'autore
Elisa è una ginecologa che vive a Saragozza, in Spagna, e svolge il suo lavoro dei sogni, in un centro di fertilità. Il centro è stato aperto casualmente proprio quando Elisa ha finito di laurearsi. Prendersi cura delle sue pazienti in quel centro le permette di occupare un posto molto speciale nella medicina.
Hai preso delle decisioni molto difficili per arrivare dove sei.
Dopo la laurea hai deciso di rimanere a Saragozza, dove ti sei laureata, ciò significava separarsi dalla tua città natale, Logroño (La Rioja, Spagna), dalla tua famiglia e dal tuo fidanzato di allora.
Gli anni che seguirono furono ancora più difficili. Anche se eri felice del tuo lavoro, hai fatto scelte sbagliate o sfortunate con gli uomini e hai perso la fiducia in te stessa. Avevi paura che non avresti mai avuto una relazione felice a lungo termine.
Eri un po’ smarrita, ma avevi un’idea chiara su una questione importante: la tua fertilità. Sapevi, dal tuo lavoro, che la fertilità non è eterna. Hai visto tu stessa, come alcune delle tue pazienti hanno sofferto perché non potevano rimanere incinte. Così a 33 anni hai deciso di congelare i tuoi ovociti.
Da lì ti sei sentita subito più sicura. Sapevi che ora avevi la possibilità di scegliere il momento migliore per avere una famiglia.
È stata una scelta coraggiosa. E la seconda scelta coraggiosa è arrivata tre anni dopo, a 36 anni, quando hai toccato il fondo. Hai scelto di rompere con tutto il tuo passato e ricominciare da capo, per migliorare la tua vita.
Il fattore scatenante, di questo cambiamento radicale, è stata la nascita del tuo nipotino Lorenzo. Quando è nato, ti sei sentita ispirata ad essere la migliore zia che potevi essere. Per questo dovevi essere sana e lucida. Hai capito che avevi bisogno di un aiuto psicologico e ti sei fatta seguire in questo percorso.
La più grande lezione di quel periodo è molto importante e continua a plasmare la tua vita anche adesso: Devi prendere le tue decisioni senza dipendere da nessun altro. Non devi spiegare queste decisioni a nessuno e non hai bisogno dell’approvazione di nessun altro.
Quello è stato l’anno in cui hai deciso di congelare altri ovociti. E ora, a 45 anni, guarda cosa è successo. Hai progettato il tuo percorso esattamente come volevi. Hai fatto spazio sia a una meravigliosa carriera che per la tua famiglia in un arco di tempo che per te aveva senso. E oggi? Tuo nipote ha 9 anni e mezzo ed è un compagno di giochi per i tuoi figli, cosa che sarebbe stata impossibile se non avessi imparato ad essere fedele a te stessa e ai tuoi sogni.
Con tanto entusiasmo per tutto ciò che hai realizzato,
Elisa
Leggi la sua lettera
Cara Elisa,
Ti sto scrivendo ora questa lettera, proiettata a distanza di 8 anni, quando tu avrai 45 anni. Ti sto immaginando nel parco, mentre ridi e giochi con tua figlia di cinque anni e tuo figlio di tre anni. Ti vedo come una donna coraggiosa, una donna moderna, che ha soddisfazione del lavoro che svolge e della sua famiglia, per la quale hai avuto la lungimiranza di prepararti.
Hai preso delle decisioni molto difficili per arrivare dove sei.
Dopo la laurea hai deciso di rimanere a Saragozza, dove ti sei laureata, ciò significava separarsi dalla tua città natale, Logroño (La Rioja, Spagna), dalla tua famiglia e dal tuo fidanzato di allora.
Gli anni che seguirono furono ancora più difficili. Anche se eri felice del tuo lavoro, hai fatto scelte sbagliate o sfortunate con gli uomini e hai perso la fiducia in te stessa. Avevi paura che non avresti mai avuto una relazione felice a lungo termine.
Eri un po’ smarrita, ma avevi un’idea chiara su una questione importante: la tua fertilità. Sapevi, dal tuo lavoro, che la fertilità non è eterna. Hai visto tu stessa, come alcune delle tue pazienti hanno sofferto perché non potevano rimanere incinte. Così a 33 anni hai deciso di congelare i tuoi ovociti.
Da lì ti sei sentita subito più sicura. Sapevi che ora avevi la possibilità di scegliere il momento migliore per avere una famiglia.
È stata una scelta coraggiosa. E la seconda scelta coraggiosa è arrivata tre anni dopo, a 36 anni, quando hai toccato il fondo. Hai scelto di rompere con tutto il tuo passato e ricominciare da capo, per migliorare la tua vita.
Il fattore scatenante, di questo cambiamento radicale, è stata la nascita del tuo nipotino Lorenzo. Quando è nato, ti sei sentita ispirata ad essere la migliore zia che potevi essere. Per questo dovevi essere sana e lucida. Hai capito che avevi bisogno di un aiuto psicologico e ti sei fatta seguire in questo percorso.
La più grande lezione di quel periodo è molto importante e continua a plasmare la tua vita anche adesso: Devi prendere le tue decisioni senza dipendere da nessun altro. Non devi spiegare queste decisioni a nessuno e non hai bisogno dell’approvazione di nessun altro.
Quello è stato l’anno in cui hai deciso di congelare altri ovociti. E ora, a 45 anni, guarda cosa è successo. Hai progettato il tuo percorso esattamente come volevi. Hai fatto spazio sia a una meravigliosa carriera che per la tua famiglia in un arco di tempo che per te aveva senso. E oggi? Tuo nipote ha 9 anni e mezzo ed è un compagno di giochi per i tuoi figli, cosa che sarebbe stata impossibile se non avessi imparato ad essere fedele a te stessa e ai tuoi sogni.
Con tanto entusiasmo per tutto ciò che hai realizzato,
Elisa